è
un progetto attuato dal Gruppo S.I.M.S. per conto del Comune
di Pietrasanta. Il progetto
realizza varie iniziative che si concretizzano in interventi diretti
su soggetti tossicodipendenti, programmi per la riduzione del danno,
per i contenimento della diffusione delle infezioni e dell'HIV,
per la pronta accoglienza in trattamento, per il presidio del territorio,
per il counseling ai partecipanti e alle loro famiglie.
A lato degli interventi si realizzano ricerche
e raccolta di materiali scientifici di riferimento, si organizzano
convegni di studio e per la formazione di operatori, si partecipa
ai convegni ed ai meeting nazionali ed internazionali, si diffondono
materiali e pubblicazioni.
Comunità aperta significa che ogni iniziativa
è presa nello stesso ambiente dove i partecipanti devono
vivere. I partecipanti al P.C.A., grazie alle terapie praticate
autonomamente dai medici e dagli operatori del progetto, sono in
grado di discontinuare l'abuso delle droghe senza bisogno di essere
reclusi o sottoposti a pratiche contrarie al senso comune e alla
loro dignità personale. Ogni risultato è valido se
ottenuto in presenza della possibilità potenziale di continuare
nella pratica tossicomanica
. La verifica che il partecipante ha
cessato le attività di strada avviene mentre egli potrebbe
continuare le sue abituali frequentazioni ed abitudini. Cessato l'abuso di sostanze inizia il faticoso
processo di recupero della salute con uno screeneng diagnostico
accurato e l'effettuazione delle terapie specifiche. Tali terapie
si praticano direttamente o per riferimento alle sedi adatte
. Il
percorso di reintegrazione nell'ambito familiare, sociale, lavorativo
e di formazione viene favorito con attività specifiche nella
sede, se non si determina autonomamente per effetto della cessazione
delle pratiche da strada.Attualmente il PCA è un'esperienza
unica in Italia dove si attuano terapie specifiche per la tossicodipendenza
da eroina, da non confondersi con le iniziative per la riduzione
del danno, utilizzando metadone al di fuori dei servizi pubblici
da parte di operatori medici non inseriti nel Ser.T. né convenzionati
con il SSN, in attuazione della normativa vigente dopo il Referendum
dell'Aprile 1993 che riconosce ad ogni esercente la professione
medica la facoltà di assistere soggetti tossicodipendenti
anche praticando le terapie sostitutiva
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