Notevole
e coinvolgente l'ennesimo articolo "Grazie ad un cavallo sono tornato
a vivere" su San Patrignano e sul ruolo dei cavalli per il recupero
dei tossicodipendenti, apparso sulla "Nazione" di martedì
23 Luglio. Non abbiamo niente da obiettare contro le iniziative della
famiglia Muccioli per veicolare messaggi in tutti i media della nazione,
se non che queste iniziative trovano ampi riscontri a differenza di quelle
degli ambienti scientifici. Questi ultimi non riescono a trovare canali
per inoltrare le informazioni corrette, quelle che derivano dalle indagini
delle esperienze cliniche e dai rapporti della letteratura scientifica.
Basti pensare che la SITD (Società Italiana Tossicodipendenze),
di gran lunga la società scientifica più accreditata nel
campo specifico, è stata costretta ad acquistare una pagina su
Repubblica per contrastare i messaggi accattivanti, ma anche devianti,
che noti personaggi per niente aderenti al metodo scientifico, avevano
diffuso, ed ancora stanno diffondendo con enorme?dovizia attraverso gran
parte dei mezzi di informazione di massa.
La tossicodipendenza, per quanto risulta alla comunità scientifica,
è una grave malattia provocata dalle sostanze di abuso. Una malattia
definita nelle sue caratteristiche eminentemente fisiche, "cronica
e recidivante", ma che altera profondamente il comportamento degli
individui innescando inevitabilmente rilevanti conseguenze di ordine psico-sociale.
Come tale, la tossicodipendenza, in special modo quella da eroina, richiede
cure intense e di lungo periodo, cure che sono state sottoposte a controlli
e ad analisi di interi gruppi di scienziati, di clinici e di ricercatori
in tutto il mondo nell'arco degli ultimi 30 anni, per verificarne la fattibilità,
la sicurezza e l'efficacia.
Detto questo, nessuno intende negare che a San Patrignano il ruolo dei
cavalli possa avere avuto un qualche effetto su alcuni individui residenti
in quella realtà, né che la produzione di vini doc e di
altri prodotti di successo sul mercato risulti in un possibile rientro
di autostima in personaggi che l'avevano perduta. Fatto sta che a San
Patrignano, come del resto in altre realtà similari, le cure non
ci sono e la maggior parte degli individui, quelli le cui storie non appaiono
sui giornali, vanno a far parte dei reduci sconfitti, rientrati nei Sert
per richiede una cura, un qualche sollievo alle rinnovate sofferenze seguite
all'esperienza negativa fatta in una comunità, e non di rado, ripetuta
anche diverse volte. Ci vuole coraggio a divulgare un dato drammatico
ma indubbiamente vero: alcune fra le comunità più reclamizzate
dai media hanno in realtà riempito il paese di reduci sconfitti
che rappresentano a volte oltre il 90 per cento degli individui rientrati
ai Sert. Questi soggetti non son rappresentati, come del resto non lo
sono le storie di coloro che si curano con successo e che conducono una
vita normalissima nello stesso ambiente dove una volta erano vittime della
droga. Tutto questo per dire che i giornalisti, anche prendendo spunto
dall'ultimo prestigioso messaggio alle camere del Presidente Ciampi, avrebbero
il dovere, ma anche l'interesse, di descrivere le esperienze scientificamente
controllate ed in grado di affrontare la "malattia" tossicodipendenza
come suggeriscono le esperienze cliniche e le indagini sui materiali scientifici.
Non è peraltro la presenza di San Patrignano che preoccupa il mondo
scientifico e degli operatori, quanto ciò che San Patrignano, condizionando
pesantemente l'attuale maggioranza di governo, vorrebbe che gli altri
facessero o non potessero fare attraverso disposizioni normative che già
si preannunciano nella politica e nelle intenzioni degli attuali programmatori.
Il nostro Gruppo ha svolto un ruolo consistente nell'introduzione, nella
diffusione e nel sostegno della clinica delle tossicodpendenze, e porta
avanti un'esperienza che vede oltre 250 soggetti beneficiare di quelle
cure che alcuni personaggi alla ribalta del mondo dell'informazione e
della politica vorrebbero impedire, addirittura per legge. Una visitina
alla nostra esperienza potrebbe provocare un titolo altrettanto significativo:
"Grazie ad una cura, sono tornato a vivere" .
R. Nardini - Resp. del Gruppo S.I.M.S.
H O M E
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