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In
Italia, NEL CAMPO DELLA DROGA hanno operato personaggiche hanno uno
specifico interesse a che le cure per i tossicodipendenti non siano
disponibili, che siano inadeguate o, almeno, difficili da ottenere.
Con una serie di azioni propagandistiche veicolate attraverso la stampa
e la TV e con iniziative concertate a livello di programmazione parlamentare
e governativa questi personaggi sono riusciti a determinare la "TRAGEDIA
ITALIANA SULLA DROGA", dalla quale essi hanno tratto e stanno traendo
enormi vantaggi e benefici economici. Sono per lo più nemici delle iniziative
per la "RIDUZIONE DEL DANNO", essendo loro opinione ed interesse specifico
che:
CHI SI DROGA DEBBA ANCHE FARSI DEL MALE !!!
e
andare necessariamente incontro a conseguenze drammatiche, spesso letali,
così che l'allarme sull'opinione pubblica possa essere utilizzato per
proporre ed imporre soluzioni di forza suggerite dalla disperazione,
soluzioni dalle quali non scaturisce niente di buono, se non un deciso
peggioramento della situazione complessiva delle vittime, ma anche ingenti
ricavi e consensi per loro e per le loro, a volte allucinanti, organizzazioni. Fra
le idee ed immagini del tutto errate che questi personaggi hanno contribuito
a creare non soltanto nella pubblica opinione, ma anche fra molti operatori
del settore disimpegnati sul fronte della formazione professionale e
che non si sono preoccupati di verificarne le affermazioni, ci sono
quelle relative al Metadone, un farmaco che in realtà possiede caratteristiche
del tutto diverse da quelle descritte dalla propaganda, e che offre
possibilità di rilevanti successi se impiegato correttamente nella cura
dei tossicodipendenti in programmi che, alle analisi delle esperienze
cliniche effettuate dalla comunità scientifica mondiale nel corso di
questi ultimi 30 anni, si sono rivelati:
I
più efficaci rispetto a tutte le altre modalità attualmente conosciute
per conseguire i seguenti risultati: |